Prestiti tra privati per segnalati

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Se vuoi scoprire come sono i prestiti tra privati per segnalati, sei nel posto giusto. In questa guida ti spiegheremo ogni dettaglio utile da sapere per conoscere ogni soluzione di finanziamento. Ma prima scopriamo insieme cosa sono i prestiti tra privati e quali sono le varie caratteristiche.

Prestiti tra privati: cosa sono

I prestiti tra privati sono delle tipologie di finanziamento che non vengono accordate tra una banca e un soggetto richiedente, bensì tra due privati che possono essere due familiari, due soci, due colleghi o semplicemente due amici. I prestiti tra privati possono essere regolamentati tramite la banca d’Italia oppure non regolamentati.

Tra i prestiti non regolamentati rientrano i finanziamenti con privati con la scrittura privata, quelli con la missiva oppure quelli con le cambiali.

I prestiti tra privati vanno intesi proprio come una normale forma di finanziamento. Chi concede il denaro avrà comunque diritto di vedersi rimborsare il prestito, il beneficiario dovrà infatti rimborsare tramite rate mensili tutto l’importo del finanziamento. Dunque il richiedente dovrà trattare l’altro come se fosse la sua banca, dovrà sempre rispettare le regole concordate e tutte le scadenze previste.

Prestiti privati non regolamentati: le caratteristiche

I prestiti tra privati non regolamentati sono una tipologia che include i finanziamenti con scrittura privata, quelli epistolari e quelli garantiti da cambiali.

I prestiti privati con scrittura privata prevedono la stipula di un documento scritto prima dello scambio di denaro. Questo documento dovrà contenere i dati anagrafici dei due soggetti privati, le informazioni sul finanziamento, e quindi l’ammontare dell’importo, il piano di rimborso, il numero di rate. Poi bisogna specificare se si tratta di un prestito fruttifero, con gli interessi, o infruttifero e se ci sono eventuali garanzie.

Il documento servirà anche per salvaguardare le due parti in caso di controllo dell’Agenzia delle Entrate e per mettere nero su bianco ogni passaggio di denaro.

Il prestito tra privati epistolare consiste invece in un documento inviato da una parte all’altra per corrispondenza. Il contratto viene prima redatto in forma scritta da una delle due parti e poi inviato all’altro che, dopo averlo firmato, dovrà rimandarlo al mittente. Il prestito tra privati garantito dalle cambiali, basa tutto il finanziamento su questi titoli di credito. Alle cambiali bisogna aggiungere anche l’imposta di bollo che equivale al 12 per mille dell’importo. La cambiale servirà anche come garanzia per il creditore per fare ricorso al giudice qualora il beneficiario non paghi una o più rate del prestito.

Prestiti regolamentati: cosa sono

I prestiti regolamentati invece sono dei finanziamenti che sono fatti con la collaborazione di un intermediario autorizzato. Si tratta dei classici peer-to-peer che possono anche essere trattati sul web. Infatti sono molte le piattaforme di social lending (da “to land” prestare) che si occupano di finanziamenti tra privati. Ne sono un esempio le piattaforme autorizzati che richiedono comunque garanzie reddituali o patrimoniali.

Sono siti molto sicuri perché sono supervisionati dalla Banca d’Italia e sono molto convenienti perché hanno dei costi di gestione ridotti.

Prestiti tra privati per segnalati: cosa si intende

I segnalati nei prestiti sono le persone che sono state inserite nel CRIF, ossia la Centrale dei Rischi Finanziari. Si tratta di una banca dati di tipo privato che viene consultata dalle banche prima di accettare dei finanziamenti. All’interno di questo database vi sono tutti i debitori che si sono mostrati insolventi di fronte al pagamento di una o più rate e che quindi non hanno uno storico creditizio brillante.

I segnalati vengono denominati anche “cattivi pagatori” e di solito non riescono subito a riavere un prestito. Il periodo di segnalazione può infatti dipendere dal tipo di ritardo che si è accumulato. Il CRIF indica però che se non è stata pagata una o più mensilità si rimane nel database per 12 mesi a partire dalla comunicazione, se si tratta di 3 o più rate non pagate invece si rimarrà inseriti per 24 mesi dalla comunicazione. Infine, se le mensilità non sono proprio state rimborsate, allora si resterà nella centrale rischi per 36 mesi. 

Durante il periodo nel quale il debitore rimane iscritto nel database non potrà fare richiesta di prestiti, né la Banca glieli concederà. Le finanziarie infatti, prima di accettare un prestito ad un richiedente, consulta con attenzione la banca dati per valutare eventuali inadeguatezze.

Ma i segnalati possono ottenere dei prestiti tra privati? Scopriamo come fare.

Chi sono i segnalati nei prestiti tra privati

I segnalati nei prestiti tra privati sono coloro che non hanno portato a termine il pagamento del finanziamento oppure non hanno pagato una rata. Il creditore, che sia un familiare o un socio, può presentare un esposto al giudice portando come prova le cambiali, i documenti scritti o le lettere inviate per concordare il prestito.

Quindi i segnalati nei prestiti tra privati sono coloro che non hanno tenuto fede al pagamento di una cambiale, chi non ha pagato una o più rate o chi non ha pagato l’intero importo o chi ha emesso un assegno a vuoto senza avere il credito per coprirlo.

Prestiti tra privati per segnalati: come fare

Come abbiamo specificato nei paragrafi precedenti, i segnalati spesso non riescono ad ottenere dei prestiti tra privati e nessuna altra forma di finanziamento. Infatti colui che è stato bollato come cattivo pagatore, difficilmente riuscirà a cancellarsi nel registro. Tuttavia sarà possibile usare delle scorciatoie.

Di solito i migliori prestiti a cui poter accedere sono quelli che non prevedono la restituzione volontaria del credito ma prevedono un rimborso automatizzato, come nella cessione del quinto. In questo caso è sicuro che il debitore paghi dal momento che avviene una trattenuta dallo stipendio da parte del datore di lavoro. 

Un altro modo per richiedere i prestiti tra privati per segnalati è quello di anticipare il TFR, ossia il Trattamento di Fine Rapporto. In questo modo si potrà presentare il documento che presenta gli anni di lavoro maturati con regolare contratto e si potrà dare questa somma in anticipo. Tuttavia questa soluzione è percorribile se il richiedente lavora nella stessa azienda da 8 anni con prestazioni continue e potrà farlo anche una solta volta nella sua vita. L’anticipo inoltre è richiedibile solo per motivi salute, per l’acquisto di una casa per sé o per i propri figli. Per ogni altro dubbio vi rimandiamo all’articolo 2120 del Codice Civile.

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