Come si fa un prestito tra privati?

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Quando non puoi o non hai intenzione di interfacciarti con banche e società finanziarie per ottenere liquidità extra, allora i prestiti tra privati sono la soluzione di finanziamento più adatta a te. Questa formula dalla sua parte ha una serie di punti di forza legati proprio all’assenza di intermediari e soprattutto alla mancanza di alcune voci di spesa. Non manca ovviamente anche qualche rischio che andremo ad illustrare in seguito.

I prestiti tra privati sono talvolta l’unica strada percorribile quando si ha un passato creditizio poco trasparente, ad esempio se si è stati segnalati come cattivi pagatori o come protestati. In questi casi, infatti, recarsi in banca non sempre porterà ad una risposta positiva.

I prestiti tra privati possono essere anche la soluzione di finanziamento adatta per chi è in cerca di un prodotto conveniente.

Come si fanno

I prestiti tra privati si dividono in due grandi categorie: i prestiti detti “peer to peer” mediante piattaforme di social lending e i prestiti tra familiari, conoscenti o amici. In entrambe le circostanze non ci sono intermediazioni da parte di banche e società finanziarie. L’importo di denaro viene erogato direttamente da una delle due parti coinvolte: il prestatore. In questa guida ci soffermeremo su entrambe le tipologie di prestito privato per meglio spiegarvi cosa sono e come funzionano.

Le piattaforme di social lending, negli ultimi anni, si stanno affermando con forza anche nel nostro Paese e rappresentano un’alternativa rispetto ai canali di credito tradizionali. Questi finanziamenti rientrano nella famiglia dei prestiti privati in quanto vengono erogati da soggetti privati ad altri mediante il web. Il tutto avviene dunque virtualmente mediante questi siti autorizzati. Ecco perché le società di prestiti tra privati possono offrire tassi di interesse inferiori alla media ai rispettivi clienti.

Come richiedere un prestito tra privati su internet

Chi richiede un finanziamento in rete mediante queste piattaforme di social lending, deve effettuare pochi semplici passaggi prima di accedere al credito. Le parti coinvolte in questo caso sono tre: il creditore, ossia colui che eroga il denaro dietro il pagamento di interessi; il richiedente, colui che fa richiesta di finanziamento per avere liquidità extra e la piattaforma di social lending che funge da tramite durante l’intera procedura.

Sia il creditore che il beneficiario del finanziamento devono iscriversi al portale di social lending affinché possa essere erogato il prestito e la procedura vada a buon fine.

I due soggetti privati devono crearsi un profilo su questa piattaforma e specificare quanto denaro si è disposti a concedere in prestito o quanto denaro si intende ricevere. Va comunicata pure la durata del finanziamento. Nel momento in cui viene inoltrata la richiesta di finanziamento spetterà alla società che gestisce il portale a verificare la posizione e l’affidabilità del futuro beneficiario del capitale. Ciò verrà fatto tenendo conto pure dei dati inviati dalle Centrali Rischi. Verrà poi assegnato un punteggio: maggiori sono i punti ottenuti dal richiedente, minore sarà la percentuale di interessi applicati al prestito.

La piattaforma si occuperà poi accreditare la rata mensile sul conto corrente del beneficiario del finanziamento. Il suo importo varia a seconda della quota di interessi che è stata stabilita.

Prestiti privati tra parenti, amici e conoscenti

Una delle strade più gettonate quando si decide di sottoscrivere un prestito tra privati è quello che vede coinvolti amici, parenti e coniugi. In questo modo si evita di fare ricorso alle forme di credito ideate da banche e finanziarie. Ecco che rispetto ai prestiti personali, che si possono richiedere presso la filiale vicino casa o su internet, quelli tra privati ti consentono di risparmiare sui tassi di interesse.

La percentuale di interesse varia a seconda dei soggetti coinvolti. Talvolta la quota è davvero bassa, in altri casi è addirittura assente, soprattutto quando i due privati sono legati tra loro da un rapporto di parentela. La legge, infatti, non interviene sul valore degli interessi a meno che non vadano oltre le soglie anti usura imposte dalla normativa vigente in materia. In tutti gli altri casi sono i privati coinvolti a stabilirne il valore.

Come si trasferisce il denaro in modo che tutto sia in regolare anche nel caso di possibili verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate? I prestiti tra privati possono essere erogati mediante bonifico quando l’importo del denaro concesso supera i 3.000 euro così come stabilito dalla Legge di Stabilità del 2016. In questi casi, infatti, è necessario vengano utilizzati mezzi di pagamento che siano tracciabili come l’assegno non trasferibile o appunto il bonifico. Quando invece l’importo del denaro concesso in prestito ad amici, parenti o conoscenti, non supera i 3.000 euro non c’è l’obbligo di usare uno strumento tracciabile. C’è da dire, però, che sarebbe sempre consigliato soprattutto in caso di mancato rimborso da parte del debitore.

A chi rivolgersi

Se il prestito riguarda una somma elevata di denaro sarà il caso di rivolgersi ad un notaio in modo da sottoscrivere un atto pubblico dinanzi alla presenza di due testimoni. Se, invece, il denaro concesso in prestito è rappresentato da piccole somme, basterà solo il bonifico come prova. Non sarà necessario recarsi dal notaio.

Il bonifico va compilato con attenzione sebbene non ci siano delle formule obbligatorie. E’ importante inserire comunque il rapporto di parentela che lega il creditore e il richiedente.

Altra cosa importante riguarda la dicitura “prestito fruttifero” o “prestito infruttifero” in quanto indicherà se dovrà essere rimborsato il prestito più la quota di interessi o soltanto il denaro ottenuto in prestito senza alcuna percentuale di interessi.

La scrittura privata

Quando si parla di prestiti tra privati o anche di donazioni sarebbe sempre meglio farlo mediante un documento scritto. La scrittura privata è la soluzione migliore per evitare inconvenienti e soprattutto per dimostrare l’avvenuta erogazione del finanziamento. Tale atto è caratterizzato da una data certa che verrà indicata da un timbro dell’ufficio postale o dalla registrazione.

Con la scrittura privata si regolarizza uno scambio di denaro tra due soggetti privati. Tale documento contiene una serie di dati: nome e cognome del richiedente e del creditore; la somma di denaro erogata; il tempo di restituzione del prestito; le finalità del finanziamento; la tipologia di prestito (può essere sia fruttifero o infruttifero ndr) con eventuale specificazione del tasso di interesse; le firme dei soggetti coinvolti.

Il contratto di prestito tra privati può essere effettuato anche con un accordo verbale o una stretta di mano. Il problema è che non si sta mai tranquilli nonostante il beneficiario della somma di denaro sia magari un parente stretto o un amico di vecchia data. Diciamoci la verità senza un contratto scritto gestire il rimborso del capitale non è affatto facile. In molti prediligono, infatti, una soluzione più formale, ma anche più sicura.

Vantaggi e rischi

I prestiti tra privati sono una delle strade più battute quando ci si vede rifiutato un finanziamento. C’è da dire, inoltre, che sia le piattaforme di social lending che un parente, un conoscente o un amico può assicurarti condizioni più vantaggiose rispetto a tutti gli altri prestiti personali. Con le piattaforme online l’intero procedimento si verifica virtualmente: il beneficiario dovrà soltanto dare delle indicazioni precise per consentire poi alle società che si occupano di gestire il finanziamento di poter controllare la sua affidabilità creditizia.

Con un prestito tra privati passeranno solo pochi giorni per accedere al credito e quindi avere tra le mani il denaro che ci serve senza difficoltà e alcun problema.

Il tasso di interesse dei prestiti tra privati attraverso i siti di social lending varia solitamente in base all’importo richiesto e al livello di rischio del debitore. Assente o minima la quota di interessi invece quando il denaro viene concesso da un parente, un amico o un conoscente.

Certo, però, in assenza di un documento scritto non sarà molto semplice provare che c’è stato un passaggio di denaro tra le due parti e allo stesso tempo potrebbe venir meno anche l’impegno del beneficiario a restituirlo. Vi immaginate che dramma? Oltre al danno ci sarebbe anche la beffa di non vedersi rimborsata la somma che abbiamo dato ad una persona cara che si trovava magari a vivere un periodo di difficoltà economiche. Ci si ritroverebbe soltanto di fronte alla parola del prestatore contro quella del debitore. Nessun documento o prova scritta. Quando si presta denaro ad un nostro familiare o ad un amico di vecchia data senza prove scritte ma solo con un accordo verbale c’è sempre il rischio che più che un prestito si sia trattata di una donazione. Occhi aperti, allora!

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