Prestito usuraio privato: come verificare le irregolarità e tutelarsi

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Il tasso di interesse di un prestito personale viene calcolato in base al Tan e al Taeg. Cambia a seconda del tipo di finanziamento richiesto; il valore delle rate viene, inoltre, determinato dalla somma del capitale da rimborsare e dal totale degli interessi.

Il tasso di interesse applicato ad un prestito varia a seconda pure dell’istituto che eroga il finanziamento. Quello che bisogna, però, sapere è che il tasso di interesse – indipendentemente dal tipo di finanziamento – viene determinato anche dal valore del Tegm, ossia dal tasso effettivo globale medio. Facciamo un esempio concreto per rendere il discorso più chiaro a tutti: se il tasso di interesse medio applicato dalla maggior parte delle banche e è di 5,20% e noi ci ritroviamo dinanzi ad un tasso di interesse pari al 7,50%, allora già si può parlare di tasso usuraio. Vediamo ora come fare per non sbagliare quando decidiamo di ricorrere ad un prestito tra privati. Occhi aperti, allora!

La normativa

I prestiti personali, soprattutto negli ultimi tempi, risultano in aumento. Sono tante le famiglie che si trovano in difficoltà economiche e che necessitano di maggiore liquidità per poter affrontare le spese quotidiane. L’acquisto di una macchina, i lavori di ristrutturazione in casa, il pagamento delle rate universitarie: sono alcuni dei tanti motivi all’origine di una richiesta di finanziamento. A fare richiesta di accesso al credito sono poi anche i giovani che magari non riescono a trovare una collocazione stabile sul fronte occupazionale e che per sposarsi o formare una famiglia hanno bisogno di un piccolo sostegno economico.

Molto richiesti ultimamente anche i prestiti personali tra privati. Una forma di finanziamento più semplice soprattutto per chi non ha un passato creditizio roseo e dunque non riesce ad accedere al credito con i canali tradizionali perché segnalati magari come cattivo pagatore o protestato. Il punto di forza di questa tipologia di finanziamento sta nella velocità con cui tali prestiti vengono erogati. C’è però sempre da fare attenzione quando non sono presenti istituti bancari o società finanziarie che fungono da intermediari. Per scongiurare problemi bisogna sempre accendere i riflettori sulla legalità di questa soluzione di credito e soprattutto comprendere quando non farne richiesta perché si tratta di attività abusiva finanziaria.

E’ sempre meglio evitare di fidarsi di una semplice stretta di mano e di un accordo verbale. Così com’è noto “verba volant, scripta manent”. Nonostante il prestito tra privati si basi soprattutto sulla serietà di entrambi i soggetti coinvolti (chi eroga il capitale e chi ne beneficia), è sempre meglio che il contratto venga formalizzato e sottoscritto in modo da essere a tutti gli effetti legali. In questo documento è fondamentale che ci siano indicati: la somma erogata; il tasso d’interesse previsto; la data del contratto; i tempi e le modalità della restituzione della somma; le eventuali garanzie a tutela del creditore che possono essere la fideiussione o l’ipoteca iscritta su un immobile. Occhio soprattutto al tasso d’interesse: è l’aspetto su cui infatti intendiamo soffermarci in questo articolo per evitare che si incorra in un delitto di usura. Un fenomeno che, a quanto pare, non risulta così raro.

I prestiti tra privati sono previsti dall’articolo 132 del Testo unico bancario e dalla sentenza numero 2404/2010, emessa dalla Corte di Cassazione. Nel Testo unico bancario viene scritto che “Chiunque svolge, nei confronti del pubblico una o più attività finanziarie previste dall’articolo 106, comma 1, in assenza dell’autorizzazione di cui all’articolo 107 o dell’iscrizione di cui all’articolo 111 ovvero dell’articolo 112, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni e con la multa da euro 2.065 ad euro 10.329“. Allo stesso tempo però viene stabilito che il finanziamento è ammesso quando viene concesso ad un conoscente o anche ad uno sconosciuto purché però non venga messa in essere un’attività.

La sentenza emessa dalla Corte di Cassazione stabilisce ancora che il prestito tra privati non configura “un esercizio abusivo del credito”. Ciò vuol dire che può esistere questa forma di prestito tra due soggetti. Tale finanziamento viene considerato legale quando il beneficiario del capitale rimborsa la parte di denaro ricevuta e gli interessi.

Gli interessi da applicare non devono andare oltre il tasso legale. In caso contrario infatti si configura il delitto di usura previsto dall’articolo 644 del Codice Penale.

Come verificare il rischio usura: la tabella

Chiunque può controllare se si trova in una situazione di rischio usura sia per prestiti e mutui sia per ogni altro tipo di finanziamento. In che modo, vi starete chiedendo. Eccovi forniti la risposta: ogni tre mesi la Banca d’Italia rende noti i tassi medi delle operazioni di finanziamento per la definizione del tasso usuraio.

Il reato di usura si configura quando i tassi medi vengono aumentati di un quarto e si sommano altri quattro punti percentuali.

TIPO DI FINANZIAMENTO IMPORTO TASSO MEDIO (%) TASSO SOGLIA (%)
Apertura di credito in conto corrente Fino a 5.000 euro 10,74 17,425
Apertura di credito in conto corrente Oltre 5.000 euro 8,4 14,5
Scoperti senza affidamento Fino a 1.500 euro 15,56 23,45
Scoperti senza affidamento Oltre 1.500 euro 15,36 23,2
Anticipi e sconti Fino a 50.000 euro 7,06 12,825
Anticipi e sconti Da 50.000 euro a 200.000 euro 5,03 10,2875
Anticipi e sconti Oltre 200.000 euro 3,1 7,875
Crediti personali Per tutti gli importi 9,64 16,05
Altri finanziamenti Per tutti gli importi 8,59 14,7375
Prestiti con cessione del quinto dello stipendio e della pensione Fino a 15.000 euro 11,59 18,4875
Prestiti con cessione del quinto dello stipendio e della pensione Oltre 15.000 euro 8,24 14,3
Credito finalizzato Per tutti gli importi 9,18 15,475
Credito revolving Per tutti gli importi 16,06 24,06
Finanziamenti con utilizzo di carte di credito Per tutti gli importi 12,13 19,1625
Mutui ipotecari a tasso fisso Per tutti gli importi 2,61 7,2625
Mutui ipotecari a tasso variabile Per tutti gli importi 2,33 6,9125

Nella tabella sono elencati i tassi di interesse effettivi globali medi e i tassi massimi ai fini dell’usura (validi dal 1 aprile 2019 al 30 giugno 2019).

Prestiti tra privati: ecco quando sono legali

Quando si parla di prestiti tra privati non esiste un numero oltre il quale non si può andare. Il reato, infatti, non dipende da una questione di quantità ma di qualità. Viene esercitata un’attività abusiva e non legale quando una persona presta denaro ad un’altra dietro il corrispettivo degli interessi che non è stato stabilito in precedenza.

I prestiti con scrittura privata, quelli che solitamente vengono sottoscritti da amici, parenti o coniugi, sono consentiti dalla legge purché non abbiano un carattere sistematico. Vengono concessi importi di denaro a persone che si trovano in difficoltà economiche e che per la maggior parte dei casi il creditore conosce bene. Un privato, infatti, non può sostituirsi ad un istituto bancario o ad una società finanziaria: non deve esserci una condizione di professionalità nell’erogare il capitale.

I prestiti tra privati sono legali quando vengono redatti in duplice copia così come stabilito dall’articolo 1813 del Codice Civile.

Nel caso di contratti di prestito con scrittura privata non è necessario l’intervento di un notaio. Perché però tale documento venga considerato valido deve rispettare alcuni importanti requisiti. Ve li elenchiamo di seguito:

  • Bisogna annotare in modo completo e corretto i dati anagrafici dei soggetti coinvolti;
  • bisogna indicare in modo chiaro l’importo erogato;
  • bisogna indicare in modo preciso la modalità di rimborso del capitale concesso;
  • bisogna indicare il tasso di interesse applicato nel caso in cui sia previsto;
  • è necessaria la presenza della formula “contratto di mutuo ex art. 1813 C.C.”;
  • bisogna indicare la data;
  • devono essere presenti le firme dei soggetti coinvolti.

Se il capitale prestato è alto, è sempre preferibile il consulto di un esperto in materia. C’è chi consiglia anche di avvalersi di testimoni che con una firma in calce dimostrano l’avvenuto prestito.

In caso di scrittura privata è importante indicare il tipo di prestito concesso: fruttifero, infruttifero, personale o finalizzato.

I prestiti fruttiferi sono finanziamenti che prevedono l’applicazione di un tasso di interesse che è stato stabilito in modo consensuale da entrambe le parti. I prestiti infruttiferi, invece, non prevedono l’applicazione di alcun interesse. Altra differenza è quella tra i prestiti personali e finalizzati: i primi prevedono che il beneficiario del finanziamento possa usare il capitale a sua discrezione senza dover giustificare il motivo della richiesta di denaro. Con i prestiti finalizzati, invece, il capitale è destinato ad un fine specifico e dunque il beneficiario dovrà motivare la richiesta di prestito.

Tra i prestiti tra privati risultano molto apprezzati anche i prestiti tra i coniugi: la legge in questa particolare circostanza non prevede, però, il diritto alla restituzione. La somma può essere rimborsata ma non è dovuta per legge perché si tratta di un mutuo aiuto tra solidali.

Il prestito tra privati con cambiali è un’altra tipologia di finanziamento poco frequente ma comunque valida ai fini delle legge. Si tratta inoltre di una soluzione vantaggiosa nonostante le cambiali prevedano la presenza di determine imposte di bollo all’atto della sottoscrizione. Le cambiali sono titoli semplici da usare e da compilare; sono rinnovabili perché il beneficiario del capitale può chiedere di allungare i termini del rimborso o di cambiare le modalità di restituzione; sono flessibili perché permettono di poter stabilire l’importo da restituire al di là delle date. Le cambiali sono anche garantite perché si tratta comunque di titoli esecutivi: sono anche pignorabili nel momento in cui ce ne fosse bisogno.

In conclusione bisogna precisare che un tasso di interesse usuraio non viene certo applicato da gruppi bancari noti. Si tratta di una tipologia di tasso che appartiene alla criminalità che cerca di accanirsi su attività economiche in via di fallimento o persone che hanno un urgente bisogno di soldi. Spesso si arriva a prestare denaro con tassi che raggiungono il 100 per cento mensile.

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