Prestito tra privati requisiti

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I prestiti tra privati si sono affacciati anche in Italia, ormai da alcuni anni. Proprio il social lending, infatti, è riuscito a imporsi come una notevole alternativa a disposizione di chi non riesce a trovare ascolto presso un sistema creditizio poco accogliente.

Il quale, soprattutto nei momenti di difficoltà economica, tende ad escludere tutti coloro che non sono in grado di dare il massimo delle assicurazioni in tema di affidabilità.

Considerato come in Italia il numero delle persone in grado di metter insieme capacità reddituale o patrimoniale e merito creditizio si attesti ad appena dieci milioni, è facile capire come per tutti gli altri si apra il problema di reperire soluzioni alternative. Come, appunto, il social lending.

Social lending: i numeri ne testimoniano la crescita

Per capire la crescita dei prestiti tra privati, la cosa migliore è andare ad osservare le statistiche. Che in Italia sono per ora ferme alla metà del 2019, quando il social lending aveva sfondato il muro del miliardo e novecento milioni di euro, con una tendenza molto forte alla crescita.

Dati dell’Osservatorio Crowdinvesting del Politecnico di Milano, il quale descrive l’Italia alla stregua di uno dei Paesi europei con il maggiore tasso di crescita per il P2P lending.

I quali non sono identici a quelli di P2P Lending Italia, in quanto nel secondo caso viene censito il lending crowdfunding, che nel suo insieme ha prestato 435 milioni di euro, ovvero il doppio rispetto al 2018, quando il totale si era fermato a 207 milioni di euro.

Se sono diversi i dati, è però molto simile il trend ad una crescita molto forte. La quale potrebbe essersi consolidata nel corso del 2020, in considerazione della crisi economica indotta dal lockdown delle attività non essenziali deciso dal governo al fine di arginare la diffusione del Covid sul territorio nazionale.

Provvedimenti i quali hanno messo in grave difficoltà un gran numero di cittadini, aumentando il numero di coloro che sono ormai poveri a tutti gli effetti. Molti di loro hanno quindi deciso di cercare prestiti, trovando risposte molto più puntuali nei prestiti peer-to-peer.

Va anche sottolineato come la crescita del social lending, che in Italia è più forte che nel resto del continente, risponde alle necessità dei capitali di trovare sbocchi più produttivi rispetto alle obbligazioni. Attualmente circa 13 trilioni di dollari sono collocati in obbligazioni quotate con rendimento a scadenza negativo. Non c’è da stupirsi che molti siano disposti ad investirli nel social lending.

Cresce il feeling tra italiani e tecnologia

Ai semplici dati economici, si va poi ad aggiungere il sempre crescente feeling tra gli italiani e la tecnologia di ultima generazione. Sono sempre di più i nostri connazionali che decidono di accedere ai servizi bancari attraverso canali online, nonostante i timori per le tante truffe e insidie che caratterizzano questa modalità di contatto.

In un caso su cinque lo fanno dal loro smartphone o tablet, come ufficializzato dall’Osservatorio FinTech & InsurTech della School of Management del Politecnico di Milano.

Una situazione ottimale per le piattaforme che propongono prestiti tra privati online. Le quali sono in grado di assicurare notevoli vantaggi a chi opta per questa soluzione.

I vantaggi dei prestiti tra privati

In particolare, tra i vantaggi assicurati dal social lending, vanno ricordati i seguenti:

  • la semplificazione delle procedure, grazie all’eliminazione di una serie di passaggi che continuano a gravare sul credito tradizionale e che si tramuta in una più rapida approvazione delle richieste;
    – la maggiore convenienza dei prestiti concessi, che deriva dall’eliminazione di una serie di costi di gestione, permettendo in tal modo di dare vita a piani di rientro più leggeri rispetto a quelli che sono invece una peculiarità delle finanziarie che operano sul territorio;
  • la rapidità con cui è possibile relazionarsi con le piattaforme online, bypassando i tempi di attesa che sono una triste caratteristica del credito tradizionale.

Ci sono requisiti da rispettare nel prestito tra privati?

Va però ricordato che procedure più snelle non vuol dire che i richiedenti non siano obbligati a rispondere ai requisiti tipici dei prestiti, di qualsiasi genere siano.

In pratica, anche chi richiede un prestito tra privati deve avere:

  1. capacità reddituale, ovvero una busta paga su cui incentrare il piano di rientro, oppure un patrimonio in grado di sostenere le rate mensili previste al suo interno;
  2. merito creditizio, ovvero non far parte di una delle banche dati gestite dalle società che si occupano di raccogliere le informazioni su chi ha avuto a che fare con il settore nel passato.

Se questi sono i requisiti più importanti, ve ne sono poi altri i quali devono essere presi in considerazione, ovvero:

  • una identità verificabile;
  • l’età anagrafica compresa tra i 18 e i 75 anni (alla fine della durata del prestito);
  • la gestione di un conto bancario o postale su cui dovranno essere depositati i soldi concessi.

Non tutte le piattaforme che propongono il social lending sono affidabili

Quando si entra nell’ottica di idee di ricorrere al prestito tra privati, occorre sapere che non tutte le piattaforme online propongono lo stesso grado di affidabilità. Anzi, come al solito, ci sono soggetti i quali caratterizzano il loro operato con operazioni poco trasparenti o apertamente truffaldine. Una presenza inquietante e sempre più forte che è stata apertamente denunciata da Altroconsumo.

Praticamente questi sedicenti operatori si propongono in qualità di intermediari. In grado quindi di mettere a contatto chi necessita di prestiti con chi può a sua volta prestare soldi. In tal modo si stipulano contratti i quali hanno in definitiva un solo vero obiettivo: farsi pagare dal consumatore una determinata cifra sotto forma di anticipo o di spese di istruttoria, per poi sparire dalla circolazione.

Come è possibile capire se si tratta di una truffa?

Proprio Altroconsumo fornisce a sua volta una sorta di decalogo teso a non cadere nella trappola di questi falsi intermediari. Suggerendo in particolare i seguenti accorgimenti:

  • evitare chi chiede soldi per spese da affrontare. Le vere piattaforme di social lending non chiedono nulla in tal senso;
  • restare alla larga da chi propone interessi troppo alti. Si tratta chiaramente di una truffa, in quanto i prestiti tra privati online si caratterizzano proprio per la convenienza resa possibile dall’eliminazione di numerosi passaggi che comportano l’impiego di personale, andando a gravare sui piani di rientro;
Va poi sottolineato come esista un altro modo aggiuntivo di scansare le insidie dei tanti truffatori che gravano anche su questo settore. Ovvero fare attenzione agli annunci da essi pubblicati, i quali molto spesso contengono errori marchiani dal punto di vista grammaticale. Segno evidente che a proporre l’affare sono persone straniere, che utilizzano i traduttori automatici messi a disposizione sul web.

Dove è possibile reperire informazioni sugli operatori?

Per capire chi abbiamo di fronte nel caso del prestito tra privati, c’è poi una ulteriore possibilità. Quella rappresentata dalla raccolta di informazioni, che può essere condotta online. Andando ad esempio a verificare la reputazione degli operatori, magari leggendo le recensioni rilasciate al proposito da chi ha già avuto modo di interagire con essi.

Oppure verificando che siano dotati di effettiva autorizzazione ad offrire un servizio di questo genere. Ad esempio sull’albo gestito da OAM (l’organismo di controllo degli agenti e dei mediatori) e su quello della Banca d’Italia.

Si tratta di un metodo abbastanza semplice per cercare di scansare gli operatori non affidabili ed evitare in particolare di perdere tempo, e magari soldi. E che può essere portato avanti in maniera abbastanza semplice, proprio grazie alla potenza del web.

Conclusioni

I prestiti tra privati sono in grande ascesa anche in Italia. Anzi, proprio il nostro Paese ha fatto registrare una forte accelerazione in tal senso, superiore al trend continentale. Favorita dalla chiusura a riccio del credito tradizionale in un momento in cui le economie domestiche vacillano sotto i colpi della crisi economica indotta dalla comparsa del Covid lungo il territorio nazionale. E anche da una serie di vantaggi abbastanza evidenti, a partire dalla compressione della parte burocratica e dalla convenienza delle soluzioni proposte.

Occorre però ricordare che per poter avere un prestito di questo genere è comunque necessario rispondere ai soliti requisiti che caratterizzano ogni prestito. Ovvero adeguata capacità reddituale o patrimoniale e merito creditizio.

Nel caso in cui si sia in grado di dare garanzie sotto entrambi i punti di vista, si può iniziare la ricerca di una piattaforma di social lending operante sul web. Stando però bene attenti ad evitare i tanti soggetti discutibili i quali hanno ravvisato nel settore l’opportunità per portare a termine raggiri e inganni, approfittando della necessità di liquidità di troppe persone.

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