Prestiti tra privati a protestati

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Se vuoi scoprire cosa sono i prestiti tra privati a protestati, sei nel posto giusto. In questa guida ti spiegheremo tutto ciò che occorre sapere per conoscere al meglio i propri finanziamenti.

Prestito tra privati: le caratteristiche

In un periodo di crisi lungo come quello che stiamo vivendo, i prestiti tra privati sono tornati in auge, anche più di quelli richiesti alle banche. Infatti ciò che differenzia i finanziamenti privati da quelli classici è che non vi è la presenza dell’istituto bancario che fa credito. Infatti ad erogare il finanziamento può essere un familiare, un amico, un socio, insomma qualcuno che conosciamo.

Il prestito tra privati viene infatti concordato dalle due parti mediante un documento scritto, una lettera o tramite cambiali. Spesso i prestiti tra privati più usti sono quelli tra parenti. Può capitare infatti che qualcuno abbia bisogno urgente di liquidità ma non ce l’ha a disposizione. In questi casi un parente può accordarci la somma che poi dovremo restituirgli in un’unica soluzione o con delle rate mensili.

Il piano di ammortamento e la durata del finanziamento verrà scelta tra le due parti al momento della firma del documento. Ricordiamo sempre che mettere nero su bianco alcuni dati del finanziamento tutela entrambe le parti di fronte ai controlli del fisco. Infatti con un testo scritto potremo sempre dimostrare alla Agenzia delle Entrate che è avvenuto il prestito e in precise modalità.

Con il prestito tra privati chi eroga il finanziamento diventa una sorta di banca per il beneficiario. Infatti restano in vigore tutte le normative sul rimborso e qualora non venisse resa la somma potrebbero anche esserci dei problemi giudiziari.

Prestito tra privati a protestati: che cos’è

Quando si parla di prestito tra privati ai protestati si fa riferimento a un tipo di finanziamento che viene dato a chi ha avuto un prestito. La differenza sta nel fatto che la banca o l’istituto che fa credito chiederà al beneficiario del prestito una garanzia per assicurarsi che il richiedente rimborsi la somma.

Questo accade in alcune particolari condizioni che vedremo più avanti, infatti non succede spesso che la banca si senta in diritto di doversi tutelare dal richiedente.

Di solito la banca chiede come garanzia la trattenuta della rata dovuto dalla busta paga del richiedente, ossia una sorta di cessione del quinto dello stipendio.

A chi è destinato il prestito tra privati per protestati

Il prestito tra privati per protestati è una tipologia di finanziamento che viene concessa a coloro che hanno subito un protesto. Di cosa si tratta?

Il protesto è un atto pubblico che indica che il richiedente del finanziamento non ha voluto pagare o accettare un assegno che la banca gli ha presentato per l’incasso. Tale atto serve anche a far sì che la banca possa riscuotere il mancato pagamento attraverso cambiali o assegno. Chi fa credito potrà adoperare questa procedura per farsi saldare il debito che il richiedente dovrà rimborsare.

Il protesto è in poche parole un documento che attesta il mancato pagamento del finanziamento. Di solito avviene se le cambiali sono state lasciate in bianco qualora non fosse stato concordato il prezzo al momento della stipula del contratto. 

Se si verifica un contrasto, il creditore potrà rivolgersi ad un notaio o ad un ufficiale giudiziario. Potrà far vedere il titolo cambiario non saldato e potrà richiedere il pagamento che manca. Se il protestato perdurerà la sua indifferenza nel non pagare, allora ci sarà prima un precetto e poi un pignoramento. L’atto di protesto ha validità se invia la richiesta dopo due giorni feriali dalla data di scadenza della cambiale.

Su questo documento bisognerà segnare i seguenti dati:

  • La data
  • Il nome del richiedente
  • La città in cui viene scritto il protesto
  • L’oggetto della contesa
  • Le motivazioni del protesto con la risposta del debitore
  • La firma del notaio o dell’ufficiale giudiziario

I protestati difficilmente riusciranno ad ottenere un prestito perché non appena non rimborsano una somma vengono bollati come “cattivi pagatori”. Scopriamo come aggirare questo problema.

Prestiti tra privati per protestati: come ottenere il credito

I beneficiari di un prestito che non hanno versato un finanziamento nei tempi previsti e non hanno ancora rimborsato le rate, potrebbero avere problemi a ottenere dei prestiti futuri. Questo perché è come se la fiducia dell’istituto finanziario si perdesse e il creditore non accetta più alcuna richiesta.

Tuttavia esistono dei modi per poter ottenere comunque un finanziamento anche se si è dei cattivi pagatori. Ad esempio si può provare ad inviare la domanda per il credito in via telematica. Si tratta di soluzioni molto sicure per chi cerca un finanziamento e anche i cattivi pagatori riusciranno ad aggirare i loro problemi.

I protestati che vogliono un prestito tra privati potranno ad esempio chiedere un finanziamento con la cessione del quinto. Si tratta di una modalità che consiste nel ricevere un prestito che poi trattiene la rata dovuta direttamente dallo stipendio del beneficiario, o dal suo cedolino di pensione. Sarà proprio il datore di lavoro ad assicurarsi che la trattenuta avvenga e quindi il pagamento della rata del prestito sarà in orario.

Prestiti cambializzati tra privati per protestati: cos’è

Un’altra soluzione per far sì che i protestati ottengano dei prestiti tra privati sono i prestiti cambializzati. Si tratta di finanziamenti dove il creditore ha come garanzia del pagamento una cambiale. Si tratta di prestiti non finalizzati che quindi non richiedono l’obbligo di specificare cosa si acquisterà con la somma erogata. Sono concessi in tempi molto rapidi e rimborsati mediante delle cambiali che vanno pagate ogni mese con un bollo apposto.

Ogni cambiale deve essere correttamente firmata e compilata in ogni parte. Il tasso d’interesse applicato è fisso e le rate sono costanti. I prestiti con le cambiali possono essere concessi sia dagli istituti finanziari che dai privati, come nel nostro caso. Di solito si possono richiedere somme che vanno dai 2.500 euro ai 50 mila euro. La durata del rimborso invece può toccare un tetto massimo pari a 10 anni.

Conclusioni

I protestati, quindi i beneficiari dei finanziamenti bollati come “cattivi pagatori”, hanno varie soluzioni per poter ottenere un prestito. Basta valutare la migliore che fa al proprio caso.

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